Elementi di Storia
Tralasciando le considerazioni sulle tracce di
opere fortificate, erette dai popoli sanniti per difendersi dalla
penetrazione romana nei secoli IV e il a. C., di chiara lettera ancora oggi
in diverse zone del territorio comunale, la più antica citazione
storica dell'abitato di Civitanova risale all'XI secolo. Si legge, infatti,
che nel 1002 il conte Bernardo di Isernia fece edificare nell'attuale
territorio di questo Comune un monastero secondo la Regola di San Benedetto
Ne è preziosa testimonianza la torre campanaria con i contorni della
Chiesa di stile paleocristiano, in località Santa Brigida. Intorno a
questo particolare molto significativo della nostra storia vanno
intensificandosi l'interesse e le iniziative di un gruppo di studiosi
locali, sostenuti dalla stessa Amministrazione Comunale.
Il centro storico e la Chiesa
Madre
"Lauato si', mi Signore per sora acqua..." È la felice espressione poetica posta sul frontale della nuova
fontana in piazza XXIV Maggio per evidenziare non tanto l'alta poesia
religiosa di San Francesco, quanto la risposta del messaggio d'amore per le
cose della natura di cni il Santo d'Assisi è il più convinto
assertore. E Civitanova del Sannio, circondata da elementi naturali di
straordinaria bellezza e purezza (aria - acqua - verde), difende con
successo l'attuale messaggio francescano in ogni fase della sua crescita e
del suo sviluppo, particolarmente evidenti in questi ultimi anni.
Civitanova è uno dei pochi esempi, nel Molise, di "città
di fondazione"; si tratta, infatti, di una "città nuova",
fondata, cioè, in un sito diverso dal suo più antico nucleo,
oggi area archeologica denominata "La Civita", dove sono visibili
i resti di un importante recinto sannitico. La nuova Città
sorse nell'alto medioevo in posizione meno esposta ma ugualmente sicura,
tale da non avvertire la necessità di opere artificiali. Ascrivibile
a quest'epoca è l'impianto urbanistico del "Colle", il
antico arroccato su di una emergenza calcarea con una strada di
avvolgimento che ne definisce il perimetro. Al centro dell'antico abitato e nella parte più elevata sorge la
Chiesa di San Silvestro papa. Più volte restaurata e arnpllata si
sviluppa a tre navate; la centrale e' coperta da un pregevole soffitto a
cassettoni del 1668, di Alessandro De Mascio, recentemente restaurato e
riportato alla sua originale bellezza e splendore da un intervento della
Soprintendenza delle Belle Arti della Regione Molise. La Chiesa conserva
dipinti dei pittori locali: Giovanni Fiorante (sec. XVIII) e Pasquale De
Curtis (sec. XIX-XX), gli affreschi di Vincenzo Colecchia (1911) e una
pregevole scultura della senese Amalia Duprè.
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